Lo scorso anno è stato decisivo per la maturazione degli studi professionali in termini digitali (professionisti sempre più smart) e sicuramente il 2017 non deluderà le aspettative in termini di sviluppo.
Ma quali sono le risorse digitali sulle quali i professionisti stanno facendo maggiore affidamento?
Una ricerca condotta dal Politecnico di Milano riporta che il 35% degli studi dichiara che la priorità numero uno è il miglioramento dell’efficienza interna. Fra gli strumenti di innovazione preferiti ritroviamo il cloud e gli strumenti per il monitoraggio della produttività per singole mansioni aziendali. In particolare, le azioni sono rivolte a ridurre i tempi di ciascuna attività, con particolare tendenza all’adozione di nuovi strumenti per l’automatizzazione delle procedure.
Le competenze interne sono un tratto distintivo di ciascuna azienda e potenziarle consente di migliorare l’immagine dello studio verso la clientela. Il 37% dei professionisti posiziona le tecnologie per il know-how in cima alle priorità di investimento. Le tendenze maggiori che si registrano negli studi sono le strategie social e l’utilizzo di strumenti specifici per il miglioramento dell’efficienza dei processi (portali, GED, workflow).
L’ultimo anno è stato testimone della crescita del 5% degli investimenti volti al miglioramento del rapporto con la clientela. È così che il 40% degli studi professionali ha già intrapreso un cammino di efficienza interna e di strategie basate sulla digitalizzazione, con le quali è possibile nello specifico aumentare la velocità di erogazione dei servizi al cliente. Il risultato è un miglioramento dell’immagine dello studio, che appare decisamente più moderno. Questo tratto distintivo dona agli studi il vantaggio di mostrarsi più interessati alle esigenze della propria clientela rispetto ai competitor, aumentando la fidelizzazione. La relazione tra studio e cliente non è più univoca, ma va considerata sempre più una collaborazione dalla quale entrambi possono trarre beneficio.
L’approccio all’offerta di servizi aggiuntivi ha avuto una crescita del 10% negli ultimi due anni. Si tratta di un livello di cambiamento veramente alto per gli studi, i quali, per mezzo di tecnologie più all’avanguardia, sono in grado di offrire assistenza online, formazione telematica, community feed sui social media e analisi dei dati più profonde. Inoltre, un significativo aumento riguarda i servizi di consulenza, offerti dal 30% degli studi. Una visione più matura dell’identità del proprio studio, quindi che confluisce in una offerta più completa e consapevole di strumenti, quali, in ordine di importanza:
Nel futuro i professionisti investiranno sempre più per aumentare il livello di digitalizzazione dei propri studi. In particolare, si focalizzeranno sull’innovazione dei siti web, digitalizzazione della gestione documentale, firma grafometrica e il cloud per la condivisione di file e attività. Già pervasive sono invece la firma elettronica, già adottata dal 91% degli studi professionali, le banche dati digitali (72%) e la fatturazione elettronica (55%).
Largo margine di crescita è previsto anche per l’utilizzo di strumenti per le videochiamate e l'e-learning, che hanno già raggiunto quota 40% e per le tecnologie per il workflow, il CRM e la Business Intelligence.
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